Venerdì 8 marzo 2013, al Teatro delle Arti di Lastra a Signa va in scena lo spettacolo "Un amore di Swann", di Marcel Proust.
Il Tempo scorre ancora lontano dal perdersi definitivamente nelle parole proustiane ma la cappa, la polverosità, l’inutilità delle battute, lo sfarzo dei discorsi che si arrovellano, attorcigliandosi come edera su se stessi, denota i binari, il percorso, l’ascesa a questi inferi dorati bianchi e laccati dove tutto pare, proprio perché è, immutabile.
Sandro Lombardi è il compassato Swann, diretto da Federico Tiezzi, uomo imperturbabile alle piccolezze, alle sconcezze, alle banalità della vita, soprattutto se si tratta di sentimentalismi, di frizioni amorose, di lascivi atteggiamenti che allontanano la mente dalla ragione e la fanno pericolosamente caracollare in un limbo incontrollabile.
Ma l’amore, in tutte le sue svariate forme, anche non così cristalline, che sfociano ora nella sfida adesso nel gioco pericoloso della conquista e del disfacimento, è sempre dietro l’angolo ed ha fianchi e seni di donna peccatrice nei quali cadere.
Il desiderio diventa ossessione, malattia, perversione: il canto delle sirene ha sfasciato un’altra nave sugli scogli.