Si inaugura con Dino Campana la rassegna "Filosofia e Poesia" organizzata da AlboVersorio con la storica Libreria Utopia di Milano.
L'opera più importante di Dino Campana, "I Canti Orfici", è stato scritto sulla memoria di un manoscritto precedente "Il più lungo giorno", del 1913. Presentato a Giovanni Papini e Ardengo Soffici, il manoscritto viene "perduto" e sarà ritrovato a casa di Soffici solo nel 1971.
Qui la storia ufficiale si confonde alla leggenda del libro scritto a memoria e del poeta pazzo, che tende a oscurare la fama dell'opera stessa, nata da una vena meno istintiva e inconscia di quanto il mito faccia supporre.
Per la prima volta queste due opere vengono proposte nella stessa edizione, con testo a fronte, in modo da mettere in luce affinità e differenze nella comparazione diretta dei versi. Questa permette di accostarsi alla personalità poetica di Campana comprendendola nella sua completezza, come una voce che declina le principali correnti del suo tempo secondo una cifra stilistica personale.
Daniela Mandelli, curatrice dell'edizione, ci guiderà nella scoperta della personalità di Dino Campana, della sua visione dell'arte in rapporto con l'ambiente fiorentino di Lacerba (la rivista fondata da Papini e Soffici) e della sua vicinanza con il pensiero di Friedrich Nietzsche