Uno scantinato. Due uomini. Un calapranzi.
Attorno a questi tre elementi ruota la tematica de “Il Calapranzi”, uno dei primi testi del drammaturgo inglese, premio Nobel per la letteratura, Harold Pinter.
Ben e Gus sono due sicari professionisti, ed hanno ricevuto l’ordine di attendere la loro prossima vittima nel sotterraneo di un palazzo. Ben è freddo, mentre Gus è snervato dall’attesa che sembra interminabile, fino a quando un calapranzi, comincia a scendere nello scantinato con improbabili ordinazioni.
Un modo per ingannare il tempo o per essere ingannati?
Una commedia-noir, dal gusto amaro, che trascina lo spettatore attraverso la futilità dei discorsi senza senso e alla snervante attesa, in un crescendo di ansia. Una metafora della vita, dove si è sempre in attesa di un qualcosa che a volte ci risulta intangibile ed indefinito.
E tante volte persino inafferrabile.