con Marco Marzaioli
testo di Gaia Baggio e Gianluca Scaltrito
regia di Gaia Baggio
“Talvolta, in caratteri assetati di attività, assetati di vita immediata, di realtà, ma deboli, femminei, delicati, nasce pian piano quella che si chiama tendenza alla fantasticheria, e l’uomo finisce col diventare non più un uomo, bensì uno strano essere di genere neutro: il sognatore... "
(F. DostoevsKij)
La parabola di un uomo, di un artista, di un sognatore.
Una vita breve e sofferta alla ricerca della “Bellezza”, vissuta sul limite di realtà e irrealtà.
Un racconto che pone e provoca interrogativi:
Dov'è la “Malattia”?
Nella società moderna, che sempre di più si è disumanizzata, o nell'uomo, nel ragazzo, nel bambino che non si riconosce in essa?
Qual è il limite tra la vita e la morte?
Quale il compromesso per sopravvivere?
Quali le ragioni per scegliere di andarsene verso altri mondi, verso nuove dimensioni?!
Una drammaturgia originale; un monologo per un solo attore, ma anche un dialogo con la “Vita”, il vero viaggio di un eterno bambino che ha scelto di non perdere mai l’innocenza.
“Mi dissero: nasci, sporca creatura
respira e soffri la famosa pena!
Mi trovai su un tavolo piatto
e tagliente, a urlare.
Mi trovai su un tavolo piatto e
sfuggente, a pregare.
Così venni al mondo
in questo paradiso
con la veste gialla
intinta di riso.”
(O.B.)