Presso i Sassi di Matera si trova l'interessante chiesa rupestre lucana della Madonna delle Virtù. Oggi la chiesa, insieme alla sua vicina dedicata a san Nicola dei Greci, è di proprietà statale e ospita durante ogni stagione estiva delle mostre di scultura contemporanea; fino a pochi decenni fa il tutto era utilizzato come cantine e depositi di materiali vari. Il complesso architettonico delle due chiese è raggiungibile senza sforzo per chi viene da Matera, nonché facilmente identificabile dall'esterno. La struttura originaria ha purtroppo subito rifacimenti e stravolgimenti non indifferenti, in particolare in occasione della costruzione della strada di congiungimento dei Sassi, che nel 1934 ha conferito un'innaturale regolarità alla parete esterna. Inoltre la chiesa ha visto avvicendarsi lungo i secoli vari crolli, che hanno ridisegnato le sue proporzioni. Per accedere alla chiesa si passa dalla via a lei dedicata, via Madonna delle Virtù. L'edificio è scavato nella roccia, e la pianta è basilicale divisa in tre navate, ognuna culminante con un'abside semicircolare, quella centrale più importante e di dimensioni maggiori. La roccia di cui è fatta la basilica, la calcarenite, si presta bene a costruzioni di questo genere. L'entrata della chiesa della Madonna delle Virtù è oggi posta nella navata di sinistra, mentre dirigendosi a destra si notano dei gradini che portano alla prospiciente basilica di san Nicola dei Greci. La pavimentazione della chiesa della Madonna delle Virtù è regolare, costituita da listelli di cotto a spina di pesce; il restauro recentemente terminato ha voluto però evidenziare l'originaria presenza di due colonne, oggi crollate, con diversa pavimentazione in quei punti. Si nota subito, dalla decorazione delle colonne, che il pavimento doveva in origine essere posto con un dislivello di circa un metro che poi fu abbassato per creare nuovo spazio. In basilica sono ancora visibili due affreschi, antichi e in cattivo stato di conservazione: entrambi rappresentano la Crocifissione.